In Krill Academy organizziamo corsi in copywriting, ma sei sicuro di conoscere davvero anche il micro-copywriting, che porta il visitatore del sito a compiere l’azione desiderata dall’azienda? Se la risposta è no, vediamo insieme perché fare micro-copywriting e i luoghi in cui bastano poche parole per generare una conversione.
Fare micro copywriting è importante per chi desidera prendersi cura dei contenuti a 360°, creando un testo capace di migliorare l’esperienza utente sul sito, sulla landing page e sui social media. Forse non lo sai, ma fare micro-copywriting è un’attività strettamente correlata al conversion marketing e consiste nell’aiutare il lettore a orientarsi e a compiere la conversione desiderata.
I luoghi in cui fare micro-copywriting
Il micro-copywriting si applica a diversi luoghi su cui ogni giorno ci muoviamo online. Vediamo quali sono.
1. Bio di Twitter: un testo efficace per la bio di Twitter è un valido esempio di micro-copywriting in 160 caratteri e comprende la keyword principale, una frase sensata, un pizzico di creatività e il link di riferimento per invitare il lettore a visitare il sito web o il blog. Fare micro-copywriting significa unire chiarezza e creatività e in Krill Academy puoi apprendere come fare grazie ai nostri corsi in copywriting.
2. Pulsanti social sul sito: i pulsanti social possono essere classici o creativi e un buon testo che li accompagna aumenta sicuramente la percentuale di click e condivisioni.
3. Pulsanti con la CTA: molti si concentrano sul colore, per poi scrivere il classico “Clicca Qui”. Il consiglio di Krill Academy è usare questi spazi per fare micro-copywriting e, anche in questo caso, incentivare le conversioni.
4. Oggetto della email: scrivere l’oggetto della mail è un vero e proprio lavoro, dato che non è semplice attirare l’attenzione del lettore. I nostri docenti suggeriscono di mettere nell’oggetto un benefit, dei numeri, una CTA chiara e, magari, il nome del destinatario per personalizzare il messaggio.
5. Meta Description e Page Title: da sempre questi contenuti sono il regno del micro-copywriting, anche se quello maggiormente importante è la meta description. Scrivere un testo accattivante aumenta la possibilità di ricevere click quando viene mostrata all’utente sui motori di ricerca. Ricorda, in questo caso, di non superare i 156 caratteri e le 30 parole. La meta description vincente è un teaser della pagina e racconta cosa si troverà facendo click sul link.
6. Newsletter: il micro-copywriting è quel testo che ha il compito di invogliare le persone a iscriverti alla tua newsletter e sostituisce il classico “Iscriviti alla newsletter”. Un’alternativa è anticipare cosa contiene la newsletter o descrivere il vantaggio del ricevere contenuti esclusivi direttamente nella propria casella email.
7. Facebook Advertising: anche i post promozionali su Facebook hanno i “caratteri contati” e rappresentano validi esempi di micro-copywriting. Per lavorare su un contenuto Facebook devi ricordarti che hai un title di massimo 25 caratteri e un corpo del testo di 90, da tradurre in micro-copywriting strategico. In questo caso i docenti di Krill Academy consigliano di lavorare sulle emozioni per generare conversioni, conversazioni e condivisioni.
UX Writing e microtesti
Lo UX Writer si occupa di creare tutti i microtesti che guidano l’utente nella navigazione sul sito o all’interno di una app e permette di aumentare le conversioni. Questi testi brevi impattano sulla navigazione e si trovano, come abbiamo appena visto in pulsanti, newsletter, pagine contatti e messaggi di errore.
Fare UX Writing e conoscere le tecniche di micro-copywriting è importante per gli utenti, ma anche per il raggiungimento degli obiettivi di business dato che i microtesti ottimizzano la navigazione su siti web, blog e app e sono una componente fondamentale della comunicazione online.
Ecco perché, se hai deciso di diventare copywriter, non devi tralasciare lo studio del micro-copywriting, quelle poche parole capaci di fare la differenza nel trasformare un visitatore del sito in cliente fidelizzato.